Sono 4 gradini realizzati per una villa fiorentina, esempio di un avventuroso progetto di modernismo italiano.
I progetti sembrano privi di vita, un insieme di numeri e linee disegnate su un foglio bianco. Invece sono l’inizio di qualcosa di importante. Come importante è stato per noi questo progetto realizzato per Dimore Studio. Così importante da meritare la pubblicazione sul New York Times e la copertina di AD, la più importante rivista italiana di architettura.
È il disegno di una scala realizzata per una villa fiorentina. Ma c’è dell’altro, perché come dice un antico proverbio cinese, «l’amore è una scala sulla quale gli dei scendono fino a noi e noi ci innalziamo fino a loro». Ecco perché i progetti sono l’inizio di qualcosa di importante. Il primo gradino della nostra scala.
Quando leggero vuol dire resistente
Quel proverbio si è realizzato. Oggi ci ritroviamo sul terrazzo degli dei, in cima a una collina di Firenze, una sorta di Olimpo dell’architettura. Ci siamo riusciti perché solo chi è leggero può arrivare così in alto. Siamo saliti dove gli altri materiali non hanno potuto. Infatti, per questo progetto, sono state realizzate scale usando materiali diversi. Ma solo la scala in cemento gfrc ha superato tutte le prove. Perché oltre ad essere leggero il cemento è anche resistente. E tutto questo ci ha consentito di installare, all’interno di una villa, i 4 pezzi monolitici della scala.
A dire il vero abbiamo superato anche altre prove, come dicevo all’inizio dei nostri 4 gradini hanno parlato il New York Times e AD. E pensare che tutto è nato da un’idea diventata prima disegno e poi progetto realizzato in modo maniacale. Così come maniacale è stato il nostro lavoro per dare forma a quel disegno.
Cemento e ottone: contrasto perfetto
È stato questo impegno a farci raggiungere l’olimpo, non le copertine delle riviste. Perché è proprio degli dei dar vita alle cose. E noi lo abbiamo fatto in un modo che è divino e umano insieme: abbiamo amato ciò che abbiamo fatto.
È così sono nati i 4 blocchi monolitici che compongono la scala. Su ognuno di essi sono presenti degli inserti in ottone. Cemento e ottone, il contrasto perfetto. E come tutte le storie che riguardano gli dei, non poteva mancare l’avventura. La scala è stata installata in una villa fiorentina degli anni ’60 trasformata in uno splendido esempio di modernismo italiano. «I proprietari volevano essere avventurosi», ha detto l’architetto Giuseppe Porcelli.