Vino rosso, olio, aceto, caffè: sono solo alcuni degli alimenti che possono macchiare la cucina. Ecco come proteggere il nostro top in cemento Grfc.
Come si progetta una cucina? La risposta è una sola: affidatevi a un professionista. Solo lui potrà valutare in modo corretto come gestire spazio, materiali e costi. Ma se volete saperne di più o se volete cimentarvi nell’impresa in autonomia, allora ecco alcuni consigli da seguire se non si vuole creare un pasticcio.
Cinque ore. Dopo cinque ore il piano cucina è rimasto pulito. Per cinque ore sono stati lasciati agire una serie di alimenti, quelli che di solito causano le macchie più serie: vino rosso, olio, aceto, caffè e mostarda. Ma usando un trattamento specifico, rimosse le sostanze alimentari, il piano cucina è rimasto intatto. È questo il risultato di un test realizzato da Fila (azienda specializzata nel trattamento, protezione e manutenzione di ceramica e pietre naturali su un piano cucina di Cemento Line trattato con un prodotto specifico: il Filamarble-aid. Lo stesso che usiamo durante la lavorazione dei nostri prodotti e che, quindi, garantisce un’elevata protezione dalle macchie.
Perché proteggere il piano cucina
I piani cucina possono macchiarsi. Che siano in marmo o in quarzo, costosi o economici, ogni materiale, col tempo, è soggetto a usura. Ne abbiamo parlato nel post dedicato ai rivestimenti: in edilizia ogni superficie deve essere «vestita di nuovo» per aumentarne la resistenza e la durata. E così vale anche per i piani cucina.
La scena è nota a tutti: ci si trova in cucina tra pentole e fornelli. Spesso si cucina in fretta perché di tempo non se ne ha mai abbastanza. E come se non bastasse, mentre si cucina si fa anche altro. Ecco quindi che la macchia attende il momento giusto per agire e restare per sempre impressa sul nostro top. Ma anche quando si fa tutto con calma, il piccolo incidente domestico non vede l’ora di rovinare quel momento. Ed allora, come fare?
La soluzione: usare il trattamento adeguato
Per proteggere i piani cucina dalle macchie, è possibile scegliere tra diverse soluzioni. Una di queste è coprire il top. Soluzione facile, ma con qualche inconveniente: bisogna trovare il materiale giusto e della misura esatta. Poi, però, questa copertura deve essere levata e lavata di continuo, creando così problemi di spazio e di tempo.
La soluzione migliore risponde al vecchio detto: prevenire è meglio che curare. Ecco perché al nostro cemento Grfc (cemento e fibra di vetro), uniamo il Filamarble-aid. Il prodotto è nato per il marmo, ma funziona alla grande anche col cemento, come hanno dimostrato i test di laboratorio condotti proprio dalla Fila, che assicura: «Le sue caratteristiche lo rendono idoneo al contatto alimentare in massima sicurezza. Non teme l’effetto dei raggi ultravioletti e resiste agli shock termici.Il trattamento si basa sulla Micro Coating Tecnology, genera cioè un sottile coating (rivestimento) in grado di resistere alle aggressioni acide e all’assorbimento dello sporco».