È stato realizzato in un pezzo unico, è in cemento Gfrc ed è abbinato ad un’isola, anche questa dello stesso materiale.
Quanto è lungo il piano cucina più grande al mondo? Chi lo ha realizzato? Dove si trova?
Prima di rispondere a queste domande, è bene fare prima due considerazioni.
La prima: i progetti ambiziosi nascono dalle cose semplici. Hanno bisogno di quotidianità e di concretezza. Inoltre la parola concretezza richiama la traduzione inglese di cemento, concrete.
La seconda: in questo articolo non parlo di record ufficiali, come metro di paragone uso la mia lunga esperienza in questo settore. Se qualcuno vuol farsi avanti è il benvenuto.
Cominciamo. Il protagonista di questo post è il cemento Gfrc, grazie al quale abbiamo realizzato un piano cucina da record. È lungo 5,50 metri ed è spesso 8 centimetri. È un pezzo unico, per due motivi.
Un piano cucina unico, in tutti i sensi
È unico perché non ne esiste un altro uguale. È unico perché per raggiungere queste dimensioni non abbiamo avuto bisogno di assemblare più elementi, come invece capita con i prodotti realizzati con altri materiali.
Dicevo che i progetti ambiziosi hanno bisogno di quotidianità, come quella dei pranzi o delle cene insieme. Inoltre, questo progetto prevede oltre al piano, anche un’isola. Questa ha dimensioni più contenute, ma comunque importanti, così da agevolare la presenza degli sgabelli in modo da avere un punto snack per i pasti veloci.
La lunghezza massima di un piano cucina
Questo progetto ci dice una cosa importante, da tenere sempre presente quando si progetta l’ambiente che si desidera: è possibile realizzare pezzi unici, in cemento Gfrc, di qualsiasi forma e dimensione. Quindi si può dare ampio spazio alla fantasia e ai desideri. Ma a una condizione: bisogna sempre coltivare il dialogo con il progettista e con noi di Cemento Line. Perché è vero, si può realizzare qualunque idea col cemento Gfrc, ma sempre rispettando ed esaltando le caratteristiche del materiale. Questo si può fare solo confrontandosi con chi il cemento lo conosce bene. Ricordiamo sempre: possiamo realizzare i sogni più grandi, ma alla fine devono essere concreti.
La forza del progetto: il dialogo
I progetti ambiziosi hanno bisogno anche della quotidianità progettuale, perché un lavoro così necessita di un dialogo continuo. I progetti ambiziosi hanno bisogno di relazione. È così che diventano eterni.
Al netto dell’aspetto romantico, tutto è nato dall’idea dei clienti: avere un piano di dimensioni generose davanti a tre splendide finestre ad arco.
Da questo momento l’idea ha cominciato ad avere la forma del ragionamento. Abbiamo pensato alle possibili dimensioni, valutandone poi vantaggi e criticità. La decisione finale è stata il frutto di un continuo confronto tra noi e i clienti, perché le idee, per poterle realizzare, hanno bisogno di conoscenza e di concretezza. Quindi, 5.50 metri, sono sì un risultato creativo, ma non legato a una fantasia fine a se stessa.
A questo punto può nascere un’altra domanda: quanto può essere spesso un piano cucina? Vale lo stesso discorso fatto per lunghezza e larghezza: potenzialmente non esistono limiti. Nel caso specifico, abbiamo ritenuto che lo spessore ideale fosse di 8 cm. Perché proprio 8? Soluzione progettuale che ha tenuto conto delle esigenze del cliente e delle caratteristiche del prodotto.
In otto per un piano
Lo ammetto: trasportare il piano – realizzato su misura – dalla fabbrica alla casa, non è stata una passeggiata. Siamo stati aiutati dalla modesta distanza che unisce la villa che ospita il piano, alla nostra sede (siamo in Toscana, tra Empoli e Firenze), ma è stato comunque un lavoro laborioso e certosino.
Anche in questo caso, le parole chiave del lavoro, sono state quotidianità, relazione e concretezza. Perché se non sai dialogare, difficilmente puoi lavorare in modo sereno insieme ad altre persone; in questo caso otto. Tante ne sono servite per manovrare e installare il piano.
Realizza il tuo progetto su misura
Il dialogo è servito a consolidare il rapporto con i nostri clienti. Tanto che a distanza di tempo siamo ritornati per poter fotografare la cucina.
Lo ammetto: è stato emozionante. Sia perché è bello rivedere persone con cui hai condiviso momenti importanti, godere del progetto portato a termine; e sia perché è emozionante vedere vivere un prodotto, perché capisci che non è solo un prodotto.
Se vuoi saperne di più o se stai pensando a un tuo progetto su misura, scrivimi a giulio@cementoline.it