Grande, monolitico e nero. Ecco tutte le fasi del progetto che ha portato alla realizzazione del nostro top in cemento gfrc.
Ogni progetto nasce da energia, numeri e linee che insieme creano la nostra materia oscura. È qualcosa di simile al mistero che avvolge l’universo, solo che la nostra materia oscura si trova a casa, in cucina. Mi riferisco al piano di cui parlerò in questo articolo.
All’inizio la materia oscura si vede solo su carta, il luogo in cui confluiscono tutte le esigenze del cliente e quelle del progettista. Con queste misure si conquista lo spazio, quello di casa e forse anche quello delle stelle. Solo dopo aver conquistato lo spazio è possibile vedere il piano in tutto il suo essere materico. Anche se non ancora installato, è possibile vederlo per intero prima degli ultimi ritocchi. È il momento in cui, dopo la necessaria lavorazione, avviene ciò che chiamiamo scasseratura. Al prodotto vengono tolte le tavole di legno servite a dargli la forma voluta.
Un piano cucina a forma di L
Questo piano lo abbiamo realizzato in un solo pezzo, nonostante la sua forma ad L e le sue misure importanti, oltre 4 metri. Dopo averlo realizzato – secondo il progetto dell’architetto Massimo Fiorido – lo abbiamo portato fino al cielo, fino al 4 piano di un edificio. Perché la pietra liquida è materica, attrae, ma soprattutto è leggera e consente di fare ciò che per gli altri materiali è solo un limite. Prova tu a salire un blocco di qualsiasi altro materiale così in alto. Innanzitutto bisognerà portarlo a blocchi separati, perché difficilmente con altri materiali si possono raggiungere gli oltre 4 metri di pezzo unico. E poi servirebbe la forza di Maciste. Il cemento, invece, pur essendo molto leggero, conserva la sua estrema resistenza.
Installato dove nessuno osa salire
Dopo averlo portato così in alto, lo abbiamo installato con cura, così come si fa con gli ultimi preparativi prima di partire alla conquista dello spazio.
Lì in alto la sua matericità attira tutti gli sguardi, un po’ come fa la materia oscura con l’universo. Non si sfugge all’energia del suo nero. Qualcuno lo confonde con la pietra lavica, invece è pietra liquida, il secondo nome del cemento.
Dove i contrasti sono in equilibrio
Nello spazio scuro, tutto è in equilibrio. Lo è anche quaggiù, sul piano in cucina nero grande come il cielo. Cemento e acciaio si bilanciano col loro contrasto. Così come sono in equilibrio i fornelli a gas e quelli a induzione. È in equilibrio anche la vasca in acciaio integrata, tiene insieme estetica e resistenza nel tempo.
E poi, così come il cielo nero fa da sfondo alle fantasie dall’universo, il piano in cucina fa da sfondo alle fantasie dell’architetto Fiorido. Il piano per conquistare lo spazio lo ha elaborato lui e millimetro dopo millimetro è arrivato a disegnare un blocco materico di 4 metri, monolitico e a forma di L.
Noi abbiamo curato tutto il resto, interpretando il concetto del «su misura» in tutti i suoi aspetti, dalla fase di progettazione fino a quelle di preinstallazione e installazione.
Abbiamo portato questo piano in cemento gfrc fino al quarto piano di un edificio. Lassù abbiamo conquistato tutto lo spazio che avevamo previsto.