Perché scegliere il cemento Gfrc per un piano cucina? Lo spiego in questo articolo.
«La più grande opera d’arte di tutti i tempi». Lo diceva lo scrittore Thomas Bernhard. Si riferiva all’unicità delle persone. Non posso dire la stessa cosa di un piano cucina in cemento, ma posso dire con certezza che ogni top in cemento Gfrc è un’opera unica. Ed è unica non solo grazie alle sue caratteristiche fisiche, ma anche perché nasce dalle esigenze «della più grande opera d’arte di tutti i tempi», la persona.
Com’è possibile? Non funziona così per tutti prodotti? I piani cucina realizzati con altri materiali, non sono concepiti per soddisfare il cliente? Certo che sì. Ma col cemento funziona diversamente.
Gli altri materiali costringono a realizzare prodotti in serie. Quindi, o va bene così come sono, oppure è bene accantonare ogni idea di personalizzazione.
Cemento e personalizzazione
Probabilmente la personalizzazione che contraddistingue il cemento è la lunghezza. Ad esempio con alcuni materiali non è possibile realizzare pezzi unici. Col cemento, invece, sì. Per cui, se desideri un piano in granito di 4,50 metri, sappi che sarà necessario creare due o più blocchi distinti. Avrai, quindi, due o tre linee di giuntura. Col cemento non funziona così: è possibile decidere lunghezza, spessore e colore.
Chiariamoci sul significato di pezzo unico. Ho appena spiegato che pezzo unico vuol dire fatto in un solo blocco. Ma c’è di più. Molto di più. Dal momento che parliamo di produzione artigianale, non esisterà mai un top cucina uguale all’altro. Sia perché ogni progetto è unico e sia perché il cemento è un po’ come la pelle. Ogni prodotto in pelle possiede venature e sfumature che rendono unico ogni pezzo.
Scelte uniche
L’unicità è una caratteristica delle opere d’arte. Se queste fossero replicabili, non sarebbero opere d’arte, appunto. Non sto dicendo che scegliere un prodotto in cemento Gfrc è come avere un quadro di Mattia Preti in cucina. Ma è certo che in cucina avrai un’opera non realizzabile in serie e che non nasce dall’omologazione. Nasce dalla tua unicità.
Qualche rigo più su ho usato il verbo scegliere. Ho sempre pensato che sia la nostra possibilità di scelta a renderci liberi e a nobilitare ciò che facciamo. Pensiamo alle scelte importanti della nostra vita. Alcune le abbiamo toppate clamorosamente. Altre ci hanno reso felici. Ma tutte hanno avuto e hanno a che fare con la nostra unicità, con le nostre emozioni e con la nostra identità.
Il cemento come diario della tua vita
Il padre di un mio amico difende con orgoglio una vecchia macchina che ha oltre vent’anni. Sono in molti a prenderlo in giro per la sua scelta. Difficilmente quel signore rinuncerà alla sua vecchia auto perché è come se fosse uno dei libri che raccontano la sua vita. Disfarsene sarebbe come cancellare una parte di sé. Ogni graffio sulla carrozzeria non è solo un graffio, ma vita vissuta. Ogni graffio è come un tatuaggio che non ha nulla ha che fare con la moda, ma rappresenta in modo indelebile ciò che è stata ed è la vita di quell’uomo.
Ovviamente ogni scelta non si fa mai a cuor leggero e porta con sé pro e contro, aspettative e paure. Scegliere un piano cucina in cemento non è esente da queste dinamiche. «Il piano si macchia? Si rovina? Ma è meglio in granito oppure in okite?». Non esiste la risposta esatta valida per tutti. Ognuno sceglie in base a ciò che prova o a ciò che ha capito. Ma scegliere il cemento vuol dire scegliere un materiale che si adatta alle esigenze e agli urti della vita. Vuol dire scegliere un prodotto in grado di raccontare la vita di chi lo ha scelto.
Racconta la tua vita
Ogni racconto presuppone, oltre all’autore, un ascoltatore. Ogni racconto è un dialogo. Dopo anni di esperienza nell’azienda di famiglia posso dire che l’ingrediente più importante del cemento non è la fibra di vetro e non è nemmeno l’acqua o qualsiasi altro materiale. L’ingrediente più importante è il dialogo tra progettista e cliente. CHIAMAMI. Sarò felice di ascoltare le tue esigenze per realizzare un prodotto che ti accompagnerà per tutta la vita.